La scatola nera per le auto, denominata anche “black box” o, più opportunamente, EDR (acronimo che sta per Event Data Recorder) è un dispositivo che si installa all’interno della vettura finalizzato alla registrazione e raccolta di dati, generalmente utili per ricostruire la dinamica di un evento. Questo evento, di solito, corrisponde all’incidente stradale: lo scopo, ovviamente, è quello di raccogliere tutti i dati e le informazioni possibili utili a carattere giuridico, penale e anche assicurativo. In effetti, la black box è già presente in diversi tipi di vetture, visto che gli automobilisti, negli ultimi anni, allettati dagli sconti offerti dalle compagnie assicurative in cambio dell’installazione della scatola nera in auto, hanno accettato questo compromesso, consentendo la messa in opera di questo dispositivo.
Mentre i sistemi ADAS (acronimo di Advanced Driver Assistance Systems), sono dei sistemi di assistenza alla guida, presenti in molte auto, che segnalano le situazioni di pericolo e supportano l’automobilista quando è alla guida.
A partire dal 6 luglio 2022, è diventata obbligatoria la scatola nera per le auto, seguendo quanto stabilito dal Regolamento UE 2019/2144. Questo non significa che tutte le auto attualmente in circolazione debbano dotarsi, se non lo hanno già fatto, di scatola nera, ma che l’obbligo vige solo su tutte le auto omologate nei Paesi UE. Solo a partire dal 7 luglio 2024, sarà introdotto l’obbligo di installare la scatola nera sulle auto di prima immatricolazione. Nel 2029, infine, il provvedimento sarà esteso anche ai mezzi pesanti.
SCATOLA NERA DELL’AUTO: COS’È E A CHE SERVE
Un tempo la scatola nera era un oggetto di cui si parlava solo in circostanze tragiche, come nel caso di incidenti aerei. Per scoprire cosa era successo negli ultimi istanti prima di un incidente, bisognava trovare la scatola nera, che conteneva quelle informazioni.
Da alcuni anni, però, la black box si è introdotta anche nel mercato automobilistico. Diverse compagnie assicuratrici le propongono ai loro clienti per ottenere maggiori informazioni – e soprattutto informazioni oggettive – sulla dinamica di un sinistro e spesso, a questa proposta, viene associato anche uno sconto significativo sul pacchetto della polizza, come suggerito dalla Legge sulla Concorrenza datata 2017.
L’Event Data Recorder, come è facilmente intuibile, è un dispositivo elettronico che si occupa di rilevare e registrare dei dati riguardanti i movimenti dell’auto: tra questi spiccano la velocità, gli spostamenti, l’accelerazione e la decelerazione. In caso di incidenti, la scatola nera permetterà di rilevare tutti i dati prima, durante e dopo il sinistro, al fine di accertare le responsabilità. Infatti, alcune di queste informazioni, se incrociate, permettono di fornire informazioni e indicazioni importanti sullo stile di guida del conducente.
Il dispositivo incorpora un GPS, ovvero un sistema di geolocalizzazione che permette di individuare il veicolo in qualunque momento. Inoltre, i dati raccolti dalla black box, possono risultare utili anche in altre circostanze, come ad esempio per una multa da contestare in caso di violazione del Codice della Strada notificata, oppure per ritrovarla dopo un furto.
COME FUNZIONA E COSA REGISTRA
Insomma, in poche parole, la scatola nera per le auto registra questi tipi di dati:
Spostamenti e inclinazione auto rispetto al tratto stradale.
A questo punto, in molti potrebbero domandarsi: la privacy? I dati registrati dalla black box sono di qualsiasi natura? Sono registrate anche conversazioni private? No, il Regolamento Europeo impone che nessuno dato che possa ricondurre al veicolo o al suo proprietario non può essere memorizzato.
Inoltre, l’accesso ai dati è autorizzato solamente alle forze di polizia che si occupano di rilevare gli effetti e le responsabilità di un sinistro, le quali potranno comunque occuparsi solo di quei dati relativi all’incidente stesso (e questo può essere un problema per le compagnie assicuratrici, come vedremo in seguito). La black box, in ogni caso, non registra dati sensibili.
Vien da sé che la scatola nera non può essere disattivata, né i dati in essa contenuti manipolati. A livello normativo, il riferimento per l’utilizzo della black box fornita dalle compagnie di assicurazione è l’articolo 145 bis del Codice delle assicurazioni private, che recita quanto segue: “Quando uno dei veicoli coinvolti in un incidente risulta dotato di un dispositivo elettronico che presenta le caratteristiche tecniche e funzionali stabilite ai sensi dell’articolo 132-ter, comma 1, lettere b) e c), e fatti salvi, in quanto equiparabili, i dispositivi elettronici già in uso alla data di entrata in vigore delle citate disposizioni, le risultanze del dispositivo formano piena prova, nei procedimenti civili, dei fatti a cui esse si riferiscono, salvo che la parte contro la quale sono state prodotte dimostri il mancato funzionamento o la manomissione del predetto dispositivo”.
Inoltre, al comma 6, si stabilisce che “è fatto divieto all’assicurato di disinstallare, manomettere o comunque rendere non funzionante il dispositivo installato”.
CHI DEVE METTERE LA SCATOLA NERA DELLA MACCHINA E DOVE VIENE MONTATA?
La scatola nera per l’auto può essere installata solo da professionisti esperti in officine convenzionate, quando si parla di black box per le assicurazioni private. Questo aspetto non sarà preso in considerazione per ciò che concerne la nuova scatola nera, quella imposta dalla direttiva europea, in quanto il dispositivo sarà già installato sulla macchina di nuova omologazione e immatricolazione.
SCATOLA NERA DELL’AUTO: SFATIAMO ALCUNE LEGGENDE METROPOLITANE
I luoghi comuni negativi che si sente ripetere spesso attorno alla scatola nera per auto sono sostanzialmente 2:
Entrambe le affermazioni sopra elencate sono false. Come abbiamo visto in un paragrafo precedente, il Regolamento Europeo vieta espressamente la rilevazione e l’utilizzo di dati sensibili, proibendo la raccolta di qualsiasi informazione che possa far risalire al veicolo o al proprietario dello stesso, e garantendo così l’anonimato.
La scatola nera, inoltre, ha una sua batteria interna e pertanto non influenza la batteria dell’auto, né è responsabile dei suoi consumi.
I SISTEMI ADAS OBBLIGATORI anch’essi DAL 6 LUGLIO 2022
Oltre alla scatola nera, dal 6 luglio 2022, sulle vetture di nuova omologazione UE dovranno essere obbligatoriamente presenti anche altri sistemi di sicurezza avanzati (ADAS). Ecco un elenco sintetico dei dispositivi con cui impareremo a convivere nei prossimi anni:
Per maggiori informazioni e supporto gratuito (ANCHE a DISTANZA) non esitare a contattarmi.
p.a. Nunzio Costa